un saluto
a Carlo
Salvati
il Campione di tutti noi
Carissimo Carlo,
nel 2008 hai lasciato questa terra. A giugno di ogni
anno che passa ricordo la tua prematura ed incredibile
scomparsa. Chi ti ha conosciuto e ha vissuto con te
frammenti di esistenza terrena, sa che bella persona
sei stato. Chi ti ha allenato, ti ha visto giocare e ha
giocato con te, sa che talento eri e ricorda
lucidamente le tue magie e la tua grandissima ed innata
sapienza calcistica. Ho per tutta la vita maledetto
questa nostra bella città che ancora oggi non da ai
suoi giovani, decine e decine di campi e campetti in
erba, campi di calcio che abbiamo tanto desiderato
senza perdere comunque mai l’entusiasmo, anche
quando bestemmiavamo il cemento ruvido e criminale di
un parcheggio della fabbrica abbandonata che è stato il
luogo storico del calcio, nel quartiere Torrione. Sfide
e tornei indimenticabili, passioni intense in un
degrado strutturale dei salernitani che si
arrangiavano.
Ho maledetto Salerno,
soprattutto perché non ti ha dato le opportunità a cui
avevi diritto perché talenti come il tuo sarebbero
destinati tutti a meravigliare le folle del calcio che
conta. A chi non ti ha conosciuto basti un solo
paragone: il campione del mondo Andrea Pirlo. Un numero
dieci che ti assomiglia nel fisico, nel carattere e
nelle qualità tecniche. Poche ma sagge parole e tanti
fatti. Come lui sa fare, tu prendevi in mano il
centrocampo e anche meglio di lui velocizzavi e mandavi
a rete le punte con una lettura istintiva degli spazi e
delle occasioni che l’azione dei tuoi compagni
sapevano creare. Gol su magiche punizioni, assist e
tanta corsa in attacco e in difesa. Il tocco, il
controllo, la velocità, la visione di gioco e i tuoi
lanci erano da vero campione, ma come è capitato e
capiterà ancora, per i tanti talenti della nostra
terra, la tua condanna è stato crescere dove le pari
opportunità (il merito sarebbe solo una conseguenza !)
devono ancora diventare un orizzonte raggiungibile.
Ciao, Carlo, non ci
sono parole per la tua morte ma il tuo ricordo non
sbiadirà mai perché sarai per sempre il Campione di
tutti noi.
squadra "Lido Aurora"
vincemmo un
torneo cittadino nell'estate del 1984 sul campo Rinaldo
Settembrino di Fratte, all'epoca un campo di pietre e
polvere, oggi in erba sintetica
un ricordo
affettuoso e senza tempo ad
Alfonso
Trivisone
piccolo
grande centravanti, scomparso nell'altro secolo, quando
era ancora troppo giovane e il sogno di fare il
calciatore era la sua vita
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Last Update: Domenica,
10 Guigno, 2012
13:21
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